Campagne contro i cristiani
Nel frattempo, ʿAbd al-Raḥmān doveva anche controllare le minacce dal nord cristiano. Il pericolo principale veniva dal regno di León. Una spedizione comandata da Ordoño II, allora re vassallo della Galizia e poi re di León, in territorio musulmano nell’estate del 913, in particolare il suo sacco di Evora (Talavera) e il massacro della sua popolazione musulmana, produsse un diffuso risentimento nella Spagna musulmana. ʿAbd al-Raḥmān decise di contrattaccare, cosa che iniziò sul serio nel 920, conducendo la campagna di Muez in persona. Catturò i forti di Osma e San Esteban de Gormaz e poi inflisse una dura sconfitta agli eserciti combinati di León e Navarra a Valdejunquera il 26 luglio 920. Quattro anni dopo, nella primavera del 924, condusse un’altra campagna in Navarra e saccheggiò la capitale, Pamplona. Con queste due campagne, ʿAbd al-Raḥmān fu in grado di assicurare le sue frontiere con la Spagna cristiana per i successivi sette anni. Ma il successivo re di León, Ramiro II, che salì al trono nel 932, si dimostrò un avversario formidabile e iniziò immediatamente a lanciare attacchi contro il territorio musulmano. L’incontro tra i due sovrani ebbe finalmente luogo nel 939, quando, al cosiddetto fosso di Simancas (Shānt Mānkus), Ramiro sconfisse duramente i musulmani, e ʿAbd al-Raḥmān scampò per un pelo alla vita. Dopo quella sconfitta ʿAbd al-Raḥmān risolse di non farsi mai carico personalmente di un’altra spedizione. La vittoria cristiana, tuttavia, non ebbe seguito. Quando Ramiro morì nel 950 e la guerra civile scoppiò nei territori cristiani, ʿAbd al-Raḥmān rimediò alle sue precedenti perdite in modo così completo che nel 958 Sancho, re esiliato di León, Garcia Sánchez, re di Navarra, e sua madre, la regina Toda, pagarono tutti personalmente omaggio a ʿAbd al-Raḥmān a Córdoba.
In Nord Africa la politica di ʿAbd al-Raḥmān era diretta contro i Fāṭimidi ad al-Qayrawān (oggi a Kairouan, Tunisia). Per controllare il loro controllo sul Nordafrica finanziò ribellioni contro di loro e inviò spedizioni navali per saccheggiare le città costiere. La città di Ceuta fu fortificata nel 931 come base operativa in Nord Africa. Verso la fine del suo regno, tuttavia, il potere dei Fāṭimidi aumentò, e il generale fāṭimide Jawhar fu in grado di respingere gli alleati di ʿAbd al-Raḥmān. La lotta con i Fāṭimidi, tuttavia, fu inconcludente e sarebbe continuata per tutto il X secolo.
Come risultato dei suoi primi successi, e probabilmente su suo suggerimento, alcuni dei suoi poeti di corte spinsero ʿAbd al-Raḥmān ad adottare il titolo di califfo. Egli assunse tale dignità nel 929, poco dopo la caduta di Bobastro, e scelse il titolo onorifico Al-Nāṣir li-Dīn Allāh (“Vincitore per la religione di Dio”). Le sue ragioni erano, internamente, di accrescere il suo prestigio e, esternamente, di contrastare la pretesa dei Fāṭimidi a questo onore.