Il kit ELISA 21-hydroxylase autoantibody (21-OH Ab) è destinato esclusivamente all’uso professionale, per la determinazione quantitativa di 21-OH Ab nel siero umano. La distruzione autoimmune della corteccia surrenale è la causa più comune del morbo di Addison e gli autoanticorpi dell’enzima specifico surrenalico 21-idrossilasi sono importanti marcatori dell’autoimmunità surrenalica. Questo può essere il caso se la malattia si presenta come morbo di Addison o come parte delle sindromi poliglandolari autoimmuni (APS) di tipo I o II.
Nel kit 21-OH Ab ELISA, gli Ab 21-OH nei sieri dei pazienti, nei calibratori e nei controlli possono interagire con 21-OH rivestiti sui pozzetti della piastra ELISA. Dopo un’incubazione di 16-20 ore, i campioni vengono scartati lasciando la 21-OH Ab legata alla 21-OH rivestita sui pozzetti. La 21-OH-Biotina viene aggiunta in una seconda fase di incubazione dove, grazie alla capacità della 21-OH Ab di agire in modo divalente, si forma un ponte tra la 21-OH immobilizzata sulla piastra e la 21-OH-Biotina. La quantità di 21-OH-Biotina legata viene quindi determinata in una terza fase di incubazione che comporta l’aggiunta di streptavidina perossidasi (SA-POD), che si lega specificamente alla biotina. L’eccesso di SA-POD non legato viene poi lavato via e l’aggiunta del substrato della perossidasi 3,3′,5,5′-tetrametilbenzidina (TMB) porta alla formazione di un colore blu. Questa reazione viene fermata dall’aggiunta di una soluzione di stop, facendo diventare giallo il contenuto del pozzetto. L’assorbanza della miscela di reazione gialla a 450nm e 405nm viene quindi letta utilizzando un lettore di piastre ELISA. Un’assorbanza più alta indica la presenza di 21-OH Ab nel campione in esame. La lettura a 405nm permette di quantificare le alte assorbanze. Si raccomanda che i valori inferiori a 1 U/ml siano misurati a 450nm. Se è possibile leggere ad una sola lunghezza d’onda si può utilizzare la 405nm. L’intervallo di misurazione è 0,3 – 100 U/ml (unità arbitrarie).