Il 3-Bromopiruvato (3BP) è una piccola molecola altamente reattiva formata dalla bromurazione del piruvato. Nel 2000, sono state scoperte le proprietà antitumorali del 3BP. Gli studi condotti su modelli animali hanno dimostrato la sua grande efficacia per la terapia antitumorale senza apparenti effetti collaterali. Questo è stato riscontrato anche in un numero limitato di pazienti con cancro trattati con 3BP. A causa dell'”effetto Warburg”, la maggior parte delle cellule tumorali mostra cambiamenti metabolici, per esempio, un aumento del consumo di glucosio e della produzione di acido lattico che risultano dall’esochinasi 2 sovraespressa legata al mitocondrio. Tali alterazioni promuovono la migrazione cellulare, l’immortalità attraverso l’inibizione dell’apoptosi e una minore dipendenza dalla disponibilità di ossigeno. Significativamente, questi attributi rendono anche le cellule tumorali più sensibili agli agenti, come il 3BP che inibisce le vie di produzione di energia senza danneggiare le cellule normali. Questa selettività del 3BP è dovuta principalmente ai trasportatori di monocarbossilato sovraespressi nelle cellule tumorali. Inoltre, 3BP non è un substrato per nessuna pompa appartenente alla superfamiglia delle ATP-binding cassette, che conferisce resistenza a una varietà di farmaci. Inoltre, il 3BP ha la capacità di indurre forme multiple di morte cellulare, per esempio, l’esaurimento dell’ATP derivante dall’inattivazione di entrambe le vie di produzione energetica glicolitica e mitocondriale. Oltre alla sua proprietà anticancro, il 3BP mostra anche un’attività antimicrobica. Varie specie di microrganismi sono caratterizzate da una diversa suscettibilità all’inibizione del 3BP. Tra i ceppi testati, il più sensibile è risultato essere il fungo patogeno simile al lievito Cryptococcus neoformans. Significativamente, gli studi condotti nei nostri laboratori hanno dimostrato che il 3BP esibisce una notevole capacità di sradicare le cellule tumorali, i funghi e le alghe.