Questo capitolo tratta delle azioni muscariniche dell’acetilcolina (ACh) nell’ippocampo e nel talamo. Utilizzando tecniche intracellulari e una preparazione in vitro di fette dell’ippocampo, è stato confermato il lavoro precedente, che mostra che l’azione eccitatoria dell’acetilcolina sui neuroni corticali è lenta nell’insorgenza. La depolarizzazione, che si verifica durante l’aumento dell’eccitabilità, è una funzione iperbolica del sostanziale aumento della resistenza di membrana, che accompagna sempre questi cambiamenti, come potrebbe essere previsto se il cambiamento fosse mediato da una diminuzione della conduttanza del potassio. Nel talamo felino è dimostrato, mediante l’uso di tecniche di registrazione extracellulare e micro-iontoforesi, che sia l’acetilcolina che la stimolazione elettrica di una via colinergica putativa dalla formazione reticolare del mesencefalo hanno un’azione inibitoria su quasi tutte le cellule incontrate nel nucleo reticolare. A pochi millimetri di distanza, nel complesso ventrobasale, si verifica l’effetto opposto e ogni cellula è eccitata. Queste due azioni opposte dell’acetilcolina sembrano essere ugualmente importanti come mediatori dell’aumento dell’efficienza sinaptica che accompagna l’eccitazione.