Circa 614-678
Moglie di Maometto
Fonte
La moglie del Profeta . ‘A’isha bint Abi Bakr era la figlia di Abu Bakr, un fidato compagno del Profeta. Fu sposata al Profeta Muhammad quando aveva nove anni e divenne la sua moglie preferita e confidente. Fu anche oggetto di una delle rivelazioni divine di Maometto, che la scagionò da un’accusa di adulterio mossa contro di lei quando aveva quattordici anni. Non ebbe mai figli.
Ruolo politico. Dopo la morte di Maometto nel 632, quando ‘A’isha aveva solo diciotto anni, suo padre divenne il successore del Profeta come leader politico della comunità islamica, dove ‘A’isha svolse anche un ruolo politico chiave, prestando il suo sostegno agli oppositori di ‘Ui ibn Abi Talib, il quarto successore politico del Profeta, che fu accusato di complicità nell’omicidio del suo predecessore, ‘Uthman (governato 644-656). Partecipò al grande scontro militare che decise la questione della successione, che fu chiamato la Battaglia del Cammello (656) perché entrò nella mischia a dorso di cammello per ispirare le truppe. Dopo la clamorosa vittoria di ‘Ali, ‘A’isha fu riportata a Madinah come prigioniera virtuale e trascorse i due decenni successivi a trasmettere informazioni sulle parole e le azioni del Profeta Muhammad. Lei è la fonte originale di molte tradizioni (hadiths) che hanno continuato a guidare i musulmani nel corso degli anni.
L’eredità di ‘A’isha. Mentre è stata venerata come l’amata moglie del Profeta e un’importante fonte di materiale autentico sulla vita del Profeta, il suo ruolo politico è stato più controverso. È stata criticata da scrittori musulmani successivi per aver incoraggiato la discordia nella comunità e per essersi intromessa nel mondo maschile della politica e della guerra. Altri, tuttavia, hanno sostenuto che il suo attivismo politico può servire da modello per le donne musulmane e la loro piena partecipazione alla vita religiosa, sociale e politica. È popolare tra le moderne femministe musulmane, che sottolineano il suo successo nel combinare i ruoli di moglie fedele, persona pubblica e studiosa islamica.