Nato a Venezia nel 1912, Gino Sarfatti ha studiato per diventare ingegnere aeronautico finché le circostanze familiari lo hanno costretto a trasferirsi a Milano dove ha avuto il suo primo incontro con l’illuminazione, un progetto di ingegneria per trasformare un vaso di vetro in una lampada. Questo incontro con il lighting design e l’ingegneria ha plasmato il percorso della sua vita. Nel 1939 Gino Sarfatti fondò la sua azienda Arteluce, che portò l’illuminazione nel 20° secolo combinando idee innovative con un design innovativo.
Arteluce vinse numerosi premi e riconoscimenti tra cui il Compasso d’Oro nel 1954 e 1955, e il Diploma Onorario della Triennale di Milano, diventando un importante punto di incontro per molti importanti architetti italiani durante gli anni ’50 e ’60. Il primo spazio commerciale milanese Arteluce fu progettato con Marco Zanuso nel 1951. Dieci anni dopo Gino Sarfatti e il suo amico di sempre Vittoriano Viganò progettarono la loro sede principale in Via della Spiga.
Nel corso della sua carriera, Gino Sarfatti esplorò e fu ispirato da nuove tipologie di prodotti, materiali innovativi, tecnologie di illuminazione e tecniche di produzione. Il suo talento ibrido di designer e ingegnere gli ha permesso di creare prodotti raffinati sia nell’estetica che nella funzione.
Gino Sarfatti è stato una figura significativa nella storia del design industriale italiano, sviluppando più di 700 apparecchi di illuminazione. Nel 1973 si ritirò sul lago di Como, con Flos che acquisì Arteluce e il suo ampio catalogo.
Gino Sarfatti morì a Gravedona nel 1985.