Buon lutto: Nove fasi del lutto e come aiutare qualcuno a superarle

Tutti devono affrontare il fatto della morte ed è naturale per chi rimane sperimentare una forma di lutto. Tuttavia, la ricerca ha dimostrato che il lutto è un processo complicato. Ci sono più delle cinque fasi a cui la gente fa spesso riferimento. Infatti, sono stati identificati ben nove componenti, e comprendere i diversi elementi può rendere più facile per chi soffre e per chi li sostiene.

Shock

Lo shock è la prima reazione di molte persone che cercano di assorbire il fatto che qualcuno a loro vicino sia morto. E’ importante fornire un supporto iniziale a qualcuno, occuparsi dei suoi bisogni immediati, e anche procurargli un trattamento medico se necessario.

Disorganizzazione

La disorganizzazione tende a seguire lo shock quando l’individuo trova difficile concentrarsi sui compiti quotidiani. Un genitore può lottare con la routine di far mangiare i bambini e prepararli per la scuola, o un impiegato può avere difficoltà a svolgere i suoi normali compiti.

Negazione

Non è insolito che qualcuno neghi la realtà della situazione, preferendo invece credere che sia stato fatto un errore. Alcuni potrebbero aver bisogno di essere persuasi a uscire da questa convinzione se c’è il pericolo di ritirarsi completamente in essa. La negazione può essere più forte se la morte è stata inaspettata.

Depressione

La depressione si verifica quando l’individuo soffre di sentimenti di disperazione e passa molto tempo a struggersi per la persona defunta. Questo non significa che l’individuo ha bisogno di medicine, ma indica i sentimenti bassi che può provare.

Colpa

Anche se può sembrare illogico agli estranei, qualcuno che è in lutto può credere che la morte sia colpa sua e che forse non sarebbe avvenuta se avesse fatto, o non fatto, qualcosa. Questo, in particolare, è un problema per i bambini piccoli che non hanno la maturità cognitiva per capire che non controllano tutto e che le cose brutte accadono. Può essere un problema ancora più grande per coloro che sono stati colpiti dal suicidio e che si convincono che avrebbero dovuto accorgersi di qualcosa.

Attacchi d’ansia o di panico

A volte lo stress del lutto può essere schiacciante, specialmente se l’individuo contava molto sul defunto, ci sono state complicazioni intorno alla morte, o ci sono problemi di soldi e di alloggio da affrontare. I farmaci o altre strategie, come gli esercizi di respirazione, possono aiutare in questo caso.

Aggressione

I sentimenti vengono talvolta rilasciati come aggressività, ostilità o rabbia. Questi sentimenti possono essere diretti verso gli altri o focalizzati internamente. Permettere all’individuo di parlare dei propri sentimenti può aiutarlo a gestire e rilasciare le emozioni in un modo che non danneggi se stesso o gli altri.

Risoluzione

La risoluzione avviene quando il peggio del dolore è passato e l’individuo comincia ad accettare la situazione.

Rintegrazione

Questo è l’elemento finale del processo di lutto e può avvenire già un paio di settimane dopo la morte, o più spesso, circa sei settimane. L’individuo inizia a ricostruire la sua vita, anche se può sentirsi sleale andando avanti e iniziando a sentirsi più positivo sulla vita e sul futuro.

Ogni evento così importante come una morte crea forti sentimenti e ha un impatto sulle persone coinvolte. Ognuno è diverso e attraversa le fasi del lutto a un ritmo personale; è normale che qualcuno sperimenti diversi elementi simultaneamente e che a volte regredisca. La causa della morte può essere un fattore chiave; può essere marginalmente più facile prepararsi alla morte quando è prevista e più difficile quando è dovuta a un omicidio o a un suicidio. Alcune persone possono lottare di più con i sentimenti di colpa o i pensieri di dover continuare senza la persona che hanno perso.

Il dolore è raramente facile da affrontare o da osservare. Forse, tuttavia, può essere reso più sopportabile per le persone in lutto e per coloro che li amano, avendo un’idea di ciò che comporta e sapendo che, con il tempo, il peggio passerà.

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