Scriviamo il caso di un paziente con grave acidosi lattica e presentiamo alcuni dati sulla sua incidenza, diagnosi, fattori prognostici e trattamento più adeguato.
Un paziente diabetico maschio di 76 anni in metformina, iperteso, dislipidemico e con lieve deterioramento cognitivo, è stato ammesso all’unità di terapia intensiva in shock circolatorio che richiede un trattamento aggressivo con vasopressori e volume. Il paziente ha presentato un danno renale acuto con 3 giorni di anuria, probabilmente secondaria alla disidratazione dovuta al vomito e all’assunzione di FANS. Come conseguenza del danno renale acuto, il paziente ha sofferto di una grave acidosi lattica associata alla metformina. Altre cause di acidosi metabolica con aumento del gap anionico sono state escluse, così come una possibile sepsi o rabdomiolisi. L’acidosi lattica associata alla metformina è una condizione metabolica rara ma ad alta mortalità. Per diminuire la mortalità in questi pazienti, è importante fare una diagnosi precoce attraverso l’anamnesi, l’esame fisico e il work-up di laboratorio con rianimazione rapida con volume, vasopressori, bicarbonato e tecnica di clearance extra-renale.