L’autopsia del presidente Abraham Lincoln
Il 14 aprile 1865, l’assassino John Wilkes Booth sparò al presidente Abraham Lincoln durante uno spettacolo al Ford’s Theatre di Washington. Dopo che il presidente morì la mattina seguente, il suo corpo fu messo in una bara temporanea coperta da una bandiera americana, e riportato da un carro funebre alla Casa Bianca, accompagnato da una scorta di cavalleria. Alla Casa Bianca, un’autopsia fu eseguita dai chirurghi dell’esercito Edward Curtis e Joseph Janvier Woodward. Erano presenti anche il chirurgo generale Joseph K. Barnes e alcuni ufficiali militari, medici e amici. Durante l’autopsia Mary Todd Lincoln inviò un messaggero per richiedere una ciocca di capelli; un ciuffo fu tagliato dalla testa per lei.
Il dottor Curtis descrisse l’autopsia in una lettera a sua madre:
“La stanza…conteneva solo pochi mobili: un grande letto pesantemente coperto, uno o due divani, uno scrittoio, un armadio e sedie….Seduti intorno alla stanza c’erano diversi ufficiali generali e alcuni civili, silenziosi o che conversavano sottovoce, e da un lato, disteso su una rozza struttura di assi e coperto solo da lenzuola e asciugamani, giaceva – freddo e immobile – quello che solo poche ore prima era l’anima di una grande nazione. Il chirurgo generale stava camminando su e giù per la stanza quando arrivai e mi raccontò la storia del caso. Disse che il Presidente mostrava la più meravigliosa tenacia di vita e, se la sua ferita non fosse stata necessariamente mortale, avrebbe potuto sopravvivere ad una ferita a cui la maggior parte degli uomini avrebbe ceduto….Dr. Woodward ed io procedemmo ad aprire la testa e rimuovere il cervello fino alla traccia della palla. Quest’ultima era entrata un po’ a sinistra della linea mediana nella parte posteriore della testa, era passata quasi direttamente in avanti attraverso il centro del cervello e si era fermata. Non trovandolo facilmente, procedemmo a rimuovere l’intero cervello, quando, mentre stavo sollevando quest’ultimo dalla cavità del cranio, improvvisamente il proiettile si staccò attraverso le mie dita e cadde, rompendo il silenzio solenne della stanza con il suo rumore, in una bacinella vuota che stava sotto. Lì giaceva sulla porcellana bianca, una piccola massa nera non più grande dell’estremità del mio dito, spenta, immobile e innocua, eppure la causa di cambiamenti così grandi nella storia del mondo che forse non ci renderemo mai conto ….ilentamente, in un angolo della stanza, preparai il cervello per la pesatura. Mentre guardavo la massa di morbida sostanza grigia e bianca che stavo accuratamente lavando, era impossibile rendersi conto che si trattava di quella semplice argilla sulla cui lavorazione, solo il giorno prima, poggiavano le speranze della nazione. Mi sentivo più profondamente colpito che mai dal mistero di quel qualcosa di sconosciuto che può essere chiamato ‘scintilla vitale’ così come qualsiasi altra cosa, la cui assenza o presenza fa tutta l’incommensurabile differenza tra una massa inerte di materia che non possiede obbedienza a nessuna legge se non a quelle che coprono le forze fisiche e chimiche dell’universo, e dall’altra parte, un cervello vivente dal cui silenzioso, sottile meccanismo può essere governato un mondo.
“La pesatura del cervello … ha dato solo risultati approssimativi, poiché c’era stata una certa perdita di sostanza cerebrale, in conseguenza della ferita, durante le ore di vita dopo lo sparo. Ma le cifre, così come erano, sembravano mostrare che il peso del cervello non era superiore all’ordinario per un uomo della taglia di Lincoln.”
Rapporto dell’autopsia del Dr. J.J. Woodward, 15 aprile 1865
assistito dal chirurgo E. Curtis, U.S.A., Ho fatto…questa mattina un’autopsia sul corpo del presidente Abraham Lincoln, con i seguenti risultati:
Le palpebre e le parti circostanti del viso erano notevolmente ecchimosi e gli occhi alquanto protuberanti per l’effusione di sangue nelle orbite.
C’era una ferita da arma da fuoco alla testa intorno alla quale il cuoio capelluto era notevolmente ispessito per l’emorragia nel suo tessuto. La palla è entrata attraverso l’osso occipitale circa un pollice a sinistra della linea mediana e appena sopra il seno laterale sinistro, che ha aperto. Poi penetrò nella dura materia, passò attraverso il lobo posteriore sinistro del cervello, entrò nel ventricolo laterale sinistro e si fermò nella materia bianca del cervello appena sopra la porzione anteriore del corpo striato sinistro, dove fu trovata.
La ferita nell’osso occipitale era abbastanza liscia, di forma circolare, con bordi smussati. L’apertura attraverso la tavola interna era più grande di quella attraverso la tavola esterna. La traccia della palla era piena di sangue coagulato e conteneva diversi piccoli frammenti di osso con piccoli pezzi della palla vicino al suo orifizio esterno. Il cervello intorno alla traccia era poltiglioso e livido per l’emorragia capillare nella sua sostanza. I ventricoli del cervello erano pieni di sangue coagulato. Un coagulo spesso sotto la materia dura ricopriva il lobo cerebrale destro.
C’era un coagulo più piccolo sotto la materia dura del lato sinistro. Ma poco sangue fu trovato alla base del cervello. Entrambe le placche orbitali dell’osso frontale erano fratturate e i frammenti spingevano in alto verso il cervello. La materia dura sopra queste fratture era intatta. Le orbite erano ingozzate di sangue….