Mobilità
Infine, si valuta la mobilità del difetto di riempimento del colon. Quando il paziente cambia posizione da supino a prono, i difetti di riempimento che non sono aderenti alla parete cambieranno la loro posizione sotto l’influenza della gravità, mentre le lesioni che sono attaccate alla parete rimarranno in posizione. Questa differenza di mobilità permette di distinguere con un grado di confidenza relativamente alto le lesioni derivanti dalla parete intestinale dai residui mobili di feci (Fig. 4.30).
Pseudomobility. Nella pratica clinica, tuttavia, i polipi peduncolati possono anche sembrare muoversi perché la testa del polipo, che è collegata alla parete del colon da un peduncolo, può cambiare posizione rispetto alla parete intestinale, con conseguente pseudomobilità. Le lesioni in segmenti mobili senza fissazione retroperitoneale, come il colon trasverso, il colon sigmoide e il cieco, possono anche dimostrare pseudomobilità dovuta al movimento dell’intero segmento intestinale (Laks et al. 2004). Questo può interessare fino al 27% delle lesioni e significa che una lesione che sembra cambiare posizione tra la scansione in posizione prona e quella in posizione supina non dovrebbe essere automaticamente interpretata come materiale fecale residuo.
Lesion |
Pseudolesione |
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Morfologia |
Peduncolato, sessile, piatto, rotondo, ovale, lobulato- |
Rotondo, lobulato, bizzarro, angolato |
Struttura |
Omogenea, attenuazione dei tessuti molli, attenuazione del grasso, |
Inomogeneo, tasche di gas intrappolate, iperdenso o ipodenso |
Marcatura fecale |
Non etichettato |
Etichettato |
Intravenoso materiale di contrasto |
Miglioramento |
Non miglioramento |
Mobilità |
Non cambia posizione con la gravità; pseudomobile a |
Mobile |
a Segmenti intestinali mobili, lesioni peduncolate. |
La caratterizzazione delle lesioni polipoidi nella pratica clinica sulla base della morfologia, della struttura e della mobilità è riportata nella Tabella 4.1 e nella Fig. 4.31.
Correlazione delle lesioni in posizione supina e prona.
Per valutare la mobilità di un difetto di riempimento, le scansioni in posizione supina e prona dovrebbero essere confrontate. La seguente procedura è raccomandata per eseguire una correlazione manuale tra le posizioni prona e supina:
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Identificare il segmento di colon di interesse nella posizione corrispondente (prona o supina).
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Registrare la posizione endoluminale della lesione in relazione ai punti di riferimento anatomici nel colon.
Per trovare una lesione sulla scansione corrispondente, è utile prima identificare il segmento colonico in cui si trova. Un modo semplice per farlo è quello di utilizzare le viste 3D globali (mappe 3D) o le viste 2D coronali, poiché queste forniscono una migliore panoramica dei segmenti del colon. Una volta che il segmento è stato identificato nella posizione di scansione corrispondente, si valuta attentamente e si cerca la lesione. La correlazione è facilmente realizzabile con questo approccio.
Se la correlazione precisa di una lesione rimane impossibile, o se non è ancora possibile localizzarla con sicurezza o del tutto, una ricerca dovrebbe essere fatta a livello segmentale per punti di riferimento endoluminali, cioè, strutture anatomiche tipiche dell’intestino la cui posizione può essere correlata a quella della lesione (Fig. 4.32). La relazione spaziale tra la lesione e una piega semilunare o una taenia, a un diverticolo o a un’altra lesione può essere utile, per esempio. Se la lesione ha mantenuto il suo rapporto con l’ambiente endoluminale circostante, la mobilità può essere esclusa. Se si trova la stessa regione endoluminale, ma la lesione non viene rilevata in essa, si tratta di un reperto mobile e quindi di una pseudolesione.
Questo metodo è particolarmente importante per i reperti in cui la vera mobilità non è facilmente distinguibile dalla pseudomobilità, come per i polipi sessili nei segmenti mobili del colon. Sono ora disponibili diverse soluzioni software che identificano automaticamente i segmenti intestinali corrispondenti nelle due scansioni. Questo software si basa principalmente su un confronto longitudinale di un percorso centrale attraverso il colon. La correlazione automatica funziona solo con un colon completamente disteso, tuttavia.