L’ex presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter si è guadagnato grandi elogi negli ultimi due decenni per la difesa dei diritti dei malati, degli impoveriti e degli oppressi. Con sua moglie Rosalynn, il presidente Carter ha fondato il Carter Center ad Atlanta nel 1982. Attraverso il suo Centro no-profit e apartitico, crea e supervisiona programmi che prevengono le malattie, promuovono i diritti umani e lo sviluppo economico, risolvono i conflitti e promuovono i principi democratici in tutto il mondo. Il Centro ha mediato conflitti in almeno nove paesi. Dal 1989, il Carter Center ha inviato 47 delegazioni internazionali per monitorare le elezioni in America, Africa e Asia. Il presidente Carter ha ricevuto il premio Nobel per la pace nel 2002 per le sue numerose iniziative umanitarie. È diventato il secondo georgiano a ricevere il premio Nobel per la pace. Il primo fu Martin Luther King, Jr. nel 1964.
Figlio di un uomo d’affari coltivatore di arachidi e di un’infermiera registrata, James Earl Carter, Jr. è cresciuto ad Archery, Georgia e ha frequentato le scuole pubbliche segregate della vicina Plains. Sebbene suo padre fosse un segregazionista, sua madre, Lillian, trasmise al figlio opinioni più progressiste sulle relazioni razziali. Carter conseguì una laurea in scienze presso l’Accademia Navale degli Stati Uniti nel 1946. Come sommergibilista, ha aiutato a costruire il reattore del primo sottomarino nucleare Seawolf. Ha sposato l’amica d’infanzia Rosalynn Smith nel 1946; la coppia ha cresciuto quattro figli. Carter lasciò il suo incarico alla morte del padre nel 1953 e tornò in Georgia per gestire la fattoria e gli affari di famiglia e perseguire le sue ambizioni politiche.
Gli anni da politico del presidente Carter accennano all’uomo compassionevole dietro l’ampio sorriso. Come senatore statale (1962-1966), ha chiesto il consolidamento e la riorganizzazione delle scuole in tutto lo stato – riforme viste come minacce alla segregazione. Al suo insediamento come 76° governatore della Georgia (1971-1975), Carter scioccò i conservatori quando dichiarò che “il tempo della discriminazione razziale è finito”. Come 39° presidente (1977-1981), Carter fece dei diritti umani in patria e all’estero una questione centrale della sua amministrazione. La sua orchestrazione degli accordi di Camp David del 1978 tra Israele ed Egitto divenne uno dei suoi più grandi successi.
Nel 21° secolo, il presidente Carter sostiene e fa volontariato per Habitat for Humanity, un’organizzazione con sede in Georgia che costruisce case per i bisognosi in tutto il mondo. Carter è autore di diciotto libri che includono analisi politiche, autobiografie, libri per bambini e poesia.