Dove: Isola al largo di Città del Capo, nel sud-ovest del Sudafrica
Quando: Divenuta famosa nell’era dell’apartheid del 1948 – 1990
Storia: Per secoli l’isola è stata una discarica per prigionieri sociali e politici e lebbrosi, ed è qui che Nelson Mandela e altri membri dell’ANC furono isolati e imprigionati
Vai lì per: fare un tour con un ex prigioniero politico, che crede che l’apartheid debba essere perdonato ma mai dimenticato
La prigione di massima sicurezza al largo di Robben Island, a un miglio dalla zona commerciale del Waterfront, è stata un luogo chiave nella lotta per opporsi all’apartheid e porre fine al regime di segregazione razziale.
Ha attirato l’attenzione internazionale perché Nelson Mandela, il primo presidente nero del Sudafrica post-apartheid, è stato detenuto qui per 18 dei 28 anni che ha scontato in prigione. Dalla sua cella a Robben Island, Mandela è diventato la più grande figura di libertà e resistenza del XX secolo. I membri del partito ANC di Mandela, combattenti per la libertà per l’uguaglianza dei diritti di tutte le razze, erano tenuti in celle singole solitarie perché considerati le persone più pericolose del Sudafrica.
Durante l’era dell’apartheid (dal 1948 al 1990), la prigione divenne famosa per il trattamento brutale e gli abusi dei diritti umani. Quando l’apartheid crollò, la prigione divenne un simbolo di liberazione e del trionfo dello spirito umano sull’oppressione.
Storia e patrimonio
Per quattro secoli l’isola fu una prigione in mare aperto per emarginati sociali e prigionieri politici, e durante gli anni ’30 e ’40 divenne una discarica per le vittime della lebbra e una stazione di difesa della seconda guerra mondiale. Oggi, la prigione è un museo e l’isola è diventata patrimonio mondiale nel 1999. Il sito preservato offre l’opportunità di osservare uccelli come il pinguino sciacallo e la faraona e di vedere i fiori del campo in primavera.
La gita in barca da Città del Capo permette di vedere le foche del Capo, le balene del Sud e i delfini Dusky e Heaviside. È possibile visitare la prigione con un ex prigioniero politico come guida, che fa questo servizio come parte della convinzione che l’apartheid dovrebbe essere perdonato ma mai dimenticato.
Invictus:
“Invictus” è una breve poesia vittoriana del poeta inglese William Ernest Henley (1849-1903) e ha ispirato Nelson Mandela durante il suo periodo nella prigione di Robben Island che ha condiviso le parole con i suoi compagni di detenzione:
Dalla notte che mi copre,
nero come la fossa da un polo all’altro,
Ringrazio qualunque siano gli dei
per la mia anima inconquistabile.
Nella morsa cadente delle circostanze
non ho trasalito né gridato forte.
Sotto le randellate del caso
la mia testa è insanguinata, ma intatta.
Oltre questo luogo di collera e lacrime
non c’è che l’orrore dell’ombra,
eppure la minaccia degli anni
mi trova e mi troverà impavido.
Non importa quanto stretta sia la porta,
quanto carico di pene sia il rotolo,
sono il padrone del mio destino:
sono il capitano della mia anima.