Ho appena letto in NATURE del 26 febbraio (p, 715) una lettera del signor W. B. Alexander sulla scoperta dell’Australia e la prima descrizione di un canguro. Si afferma che la prima scoperta di questo animale è stata fatta, non da Sir Joseph Banks nel primo viaggio del capitano Cook nel 1770, ma da Pelsart nel 1629. Mi permetto di sottolineare che una descrizione di un canguro si trova in una data molto precedente, cioè nel “Decennio” di Peter Martyr, pubblicato poco dopo il 1500. Purtroppo questo libro non è accessibile a me al momento, quindi devo solo indicare numerose pubblicazioni del signor Edward A. Petherick, della Federal. Government Library, Melbourne, riguardanti la scoperta dell’Australia, che rivendica questo onore per Amerigo Vespucci. Secondo il signor Petherick, Peter Martyr afferma che nel 1499 fu scoperta una costa meridionale: (probabilmente da Vespucci) in cui crescevano alberi di tale grandezza che sedici uomini in piedi intorno ad uno potevano a malapena abbracciarlo (questo corrisponderebbe al sud-ovest dell’Australia, tra King George’s Sound e Cape Leeu-win). Tra questi grandi alberi fu trovata una bestia mostruosa, con la testa di una volpe, le mani di un uomo, la coda di una scimmia, e quella meravigliosa disposizione della natura, un sacco in cui portare i suoi piccoli. La bestia così descritta fu catturata viva con i suoi piccoli, ma durante il lungo viaggio morirono entrambi. La carcassa della diga fu portata alla Corte di Ferdinando e Isabella nell’anno 1500. Questa descrizione non è così dettagliata come quella di Pelsart; tuttavia non si può facilmente dubitare che si riferisca ad un canguro, che sembra essere stato conosciuto per la prima volta già alla fine del XV secolo.