ABSTRACT
I membri della sottofamiglia ABC-F delle proteine ATP-binding cassette mediano la resistenza a una vasta gamma di classi di antibiotici clinicamente importanti che mirano al ribosoma di patogeni Gram-positivi. Il meccanismo con cui queste proteine agiscono è stato oggetto di una controversia di lunga data, con due ipotesi concorrenti che hanno guadagnato un notevole sostegno: efflusso di antibiotici contro la protezione ribosomiale. Qui, riportiamo su studi che impiegano una combinazione di tecniche batteriologiche e biochimiche per svelare il meccanismo di resistenza di queste proteine e fornire diverse linee di prova che insieme offrono un chiaro sostegno all’ipotesi di protezione ribosomiale. In particolare, dimostriamo che l’aggiunta di proteine ABC-F purificate a un test di traduzione in vitro richiede un salvataggio dose-dipendente della traduzione e dimostriamo che tali proteine sono in grado di spostare l’antibiotico dal ribosoma in vitro. A nostra conoscenza, questi esperimenti costituiscono la prima prova diretta che le proteine ABC-F mediano la resistenza agli antibiotici attraverso la protezione ribosomiale. La chiarificazione dei meccanismi con cui i microrganismi resistono all’effetto degli antibiotici è centrale per comprendere la biologia di questo fenomeno e ha il potenziale per informare lo sviluppo di nuovi farmaci in grado di bloccare o aggirare la resistenza. I membri della famiglia ABC-F, che includono lsa(A), msr(A), optr(A) e vga(A), collettivamente producono resistenza a una gamma più ampia di classi di antibiotici clinicamente significativi di qualsiasi altra famiglia di determinanti di resistenza, anche se il loro meccanismo di azione è stato controverso dalla loro scoperta 25 anni fa. Qui presentiamo la prima prova diretta che le proteine della famiglia ABC-F agiscono per proteggere il ribosoma batterico dall’inibizione mediata dagli antibiotici.