La modalità d’azione della 5-fluorocitosina (5FC) e del 5-fluorouracile (5FU) nei funghi dematiacei è stata studiata e confrontata con i risultati di esperimenti in lieviti e specie Aspergillus. Nei funghi dematiacei il 5FU è più potente del 5FC. L’alta attività del 5FU è legata a un buon e rapido assorbimento di questo composto nella cellula del fungo. Entrambi i composti esercitano un’attività fungistatica e fungicida. Esiste una correlazione tra la quantità di 5FU incorporato nell’RNA e la sua attività antifungina. La frequenza di resistenza al 5FC varia da 2 x 10(-3) a 1 x 10(-7); la frequenza di resistenza al 5FU è generalmente inferiore. L’aggiunta di 5FC e 5FU alle cellule che si moltiplicano logaritmicamente inibisce l’aumento del numero di cellule e dei costituenti cellulari dopo un periodo di ritardo. Gli effetti sull’aumento di proteine e carboidrati sono più ritardati rispetto all’aumento di DNA e RNA, indicando una crescita non equilibrata. Il concetto di un doppio meccanismo biochimico, cioè l’incorporazione del 5FU nell’RNA e la formazione di 5-fluorodeossi UMP che porta all’inibizione della sintesi del DNA, precedentemente proposto per l’azione antifungina del 5FC è applicabile anche all’azione del 5FC e del 5FU sui funghi dematiacei.