Se sei un po’ maniaco del controllo come me, niente è semplice o facile. La tua mente fa automaticamente piani in 10 punti e si stressa per avere la giusta quantità di latte di mandorla nel tuo caffè mattutino.
Il processo è stato il mio pane e burro per molto tempo.
Quando ho iniziato a cercare lavoro, era delineare i passi necessari per arrivare dove stavo per andare. Quando ho ricoperto posizioni di leadership al college, conoscevo un piano passo dopo passo per ottenere quelle posizioni e alla fine salire in esse.
Il che mi fa chiedere:
C’è una cosa come pianificare troppo?
Inizio a pensare di sì. Pianificando troppo si perdono le sfumature delle diverse situazioni. Ti fa concentrare così profondamente che sei completamente sballottato quando qualcosa non va secondo i piani. La chiave, come ho sperimentato, è pianificare abbastanza da sapere cosa stai facendo ma essere abbastanza flessibile da cambiare il tuo piano sul posto.
Non è facile.
Preoccuparmi del futuro è un no-no per me. Divento tutta impacciata e stressata e il mio corpo inizia a prudere quando penso a qualunque sia il prossimo passo. A volte dimentico che va bene vivere dove sono adesso, visualizzare il futuro che voglio per me stesso e semplicemente migliorare me stesso e la mia vita.
Molte delle migliori opportunità nella vita non le abbiamo viste arrivare. Lo si sente dire continuamente dalle persone che parlano del loro inizio in un’industria o anche di come hanno trovato il loro partner romantico.
Ma così spesso cerchiamo di controllare il nostro destino.
Forziamo la fortuna.
Anticipiamo le circostanze.
È difficile, all’inizio, decidere di muoversi in una direzione verso la vita che si desidera, liberandosi dall’ansia di come si realizzerà.
Il destino, per come lo vedo io, è un mostro al di fuori del nostro controllo.
E se non si può controllare, tanto vale lasciarlo andare.