ANSWER
L’esame istopatologico ha riportato un’infiammazione granulomatosa con necrosi caseosa compatibile con la tubercolosi. L’esplorazione rapida dell’addome non era fattibile a causa delle aderenze massicce, quindi la gestione conservativa è stata continuata.
La tubercolosi addominale risulta dalla diffusione ematogena dei bacilli dal polmone o attraverso il sistema linfatico dei linfonodi coinvolti. Nel tratto gastrointestinale, può presentarsi come ulcere con sanguinamento o una massa che può causare un’ostruzione. La peritonite tubercolare si presenta come sintomi addominali cronici e ascite. I depositi tubercolari nel peritoneo e le bande di adesione si sviluppano all’interno della cavità addominale. L’aspetto lordo durante l’intervento chirurgico può essere sufficiente per diagnosticare accuratamente la tubercolosi. I depositi tubercolari sono bianchi e giallastri, diffusi e coprono il peritoneo parietale e viscerale, l’omento, il fegato e la milza. Le aderenze trovate nella peritonite tubercolosa sono di solito sciolte e facili da sezionare, ma sono state segnalate aderenze spesse e fibrose che possono aumentare il rischio di lesioni intestinali durante l’intervento chirurgico. La carcinomatosi è la diagnosi differenziale più importante della peritonite tubercolare e poiché l’antigene tumorale-125 può essere aumentato nella tubercolosi, questa entità può essere mal diagnosticata come carcinoma ovarico. La biopsia peritoneale laparoscopica è la procedura diagnostica di scelta.