Le cellule infettate da poliovirus (PV) subiscono un’ampia proliferazione e riarrangiamento delle membrane lisce intracellulari per generare vescicole sulle quali avviene la replicazione dell’RNA virale. Le proteine PV 2C e 2BC sono note per essere strettamente associate a questi complessi di replicazione membranosa e sono state proposte per essere coinvolte nella formazione di queste vescicole indotte dal virus. Abbiamo espresso queste proteine, e proteine con mutazioni nei motivi leganti il nucleotide putativo (NTP), in cellule umane usando virus vaccinia ricombinanti e trascrizione diretta dalla polimerasi T7. Per accertare le proprietà di localizzazione subcellulare di queste proteine in assenza di altre proteine PV e per determinare se hanno indotto cambiamenti ultrastrutturali, le cellule che esprimono le proteine 2C e 2BC sono state esaminate mediante microscopia a immunofluorescenza (IF), microscopia elettronica (EM) e immuno-EM (IEM). Il citoplasma delle cellule che esprimevano 2C o 2BC presentava vescicole di 50-350 nm di diametro, che assomigliavano a quelle trovate nelle cellule infettate da PV. Sia 2C che 2BC erano associate a queste vescicole. Le mutazioni nel motivo putativo di legame NTP non hanno influenzato l’induzione delle vescicole da parte di 2C o 2BC. Nonostante la riorganizzazione della membrana e la formazione di vescicole indotta dalle proteine 2C e 2BC, non è stata osservata una maggiore sintesi di lipidi. Il cloridrato di guanidina ad una concentrazione che inibisce la replicazione del PV, non ha avuto effetti significativi sui modelli IF di 2C o 2BC. Un’ulteriore alterazione prominente nelle cellule che esprimono 2C, ma non 2BC, è stata la formazione di ampie strutture tubolari di membrana con una disposizione simile alla mielina nel lume del reticolo endoplasmatico ruvido. Le analisi IEM hanno mostrato che la 2C era associata a queste strutture. In presenza di altre proteine PV, le strutture tubolari di membrana indotte da 2C non sono state rilevate. Queste strutture non sono osservate nelle cellule infettate da poliovirus, ma probabilmente indicano una nuova proprietà di 2C che induce una complessa interazione con le membrane intracellulari.