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Riscontri anomali dell’ecografia prenatale e successivo handicap

Posted on Giugno 12, 2021 by admin

La moderna tecnica ecografica nei suoi vari modi, ecografia B-mode, M-mode, Doppler a onda continua e pulsata, permette di studiare in dettaglio l’anatomia e la funzione fetale in utero. La fetometria permette di valutare le dimensioni e la crescita fetale e di individuare feti in ritardo di crescita o macrosomici. L’ecografia sembra, attualmente, essere il miglior metodo disponibile nell’individuazione del feto in ritardo di crescita che è a rischio di sviluppare complicazioni perinatali e successivo handicap. L’ecografia può essere utilizzata anche quando si sospetta un ritardo di crescita fetale su base clinica. Un prerequisito assoluto per l’uso corretto della fetometria ad ultrasuoni è la stima dell’età gestazionale all’inizio della gravidanza. L’alta risoluzione dei moderni scanner ad ultrasuoni permette la rilevazione prenatale anche di anomalie strutturali fetali minori. Quando vengono rilevate malformazioni letali all’inizio della gravidanza, si può considerare l’interruzione selettiva della gravidanza. L’anomalia fetale rilevata a fine gravidanza permette di ottimizzare i tempi e le modalità del parto, migliorando la gestione e l’esito, riducendo così i rischi di successivi handicap. L’esame ecografico delle strutture extrafetali, come il cordone ombelicale, la placenta e il volume del liquido amniotico, può aggiungere preziose informazioni cliniche. Il riscontro di un grave oligoidramnios è associato ad un aumento della mortalità e della morbilità perinatale. La circolazione fetale può essere valutata utilizzando la combinazione di ecografia Doppler in tempo reale e pulsata o, in alternativa, utilizzando solo l’ecografia Doppler a onda continua. I cambiamenti patologici nelle forme d’onda della velocità del sangue registrate dalle arterie fetali e ombelicali possono indicare segni molto precoci di ipossia fetale. Il metodo ha il potenziale per diventare un metodo clinico utile per la sorveglianza fetale. Le linee guida per una corretta applicazione in medicina perinatale del metodo Doppler, tuttavia, non sono ancora state stabilite. Nei feti con aritmia cardiaca e/o malformazione cardiaca, l’indagine Doppler della circolazione fetale può essere utilizzata per valutare le alterazioni emodinamiche e, nei casi di trattamento intrauterino, per supervisionare e monitorare gli effetti terapeutici. La funzione motoria fetale può essere seguita e quantificata con l’ecografia in tempo reale. Un’attività motoria anormale può indicare un cattivo esito perinatale. La capacità predittiva del test è aumentata quando diverse variabili sono combinate (per esempio il punteggio del profilo biofisico fetale).(ABSTRACT TRUNCATED AT 400 WORDS)

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