Il film ha ricevuto recensioni per lo più contrastanti: a luglio 2013, detiene una valutazione del 36% sull’aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes basata su 107 critici con una media ponderata di 5.17/10. Il consenso della critica del sito web recita: “Stand Up Guys spreca ampiamente il suo cast di talento in una commedia decisamente mediocre ostacolata da una regia disordinata e una sceneggiatura superficiale”. Slant Magazine ha dato al film due stelle e mezzo su quattro:
Guardare Christopher Walken, Al Pacino e Alan Arkin seduti in una tavola calda, che parlano dei vecchi tempi, produce un certo tipo di brivido, una confortante familiarità che scaturisce dai loro decenni collettivi di creazione del mito sullo schermo. Al contrario, però, c’è un profondo senso di disperazione che deriva dal vedere l’uomo che ha interpretato Michael Corleone sdraiato su un letto d’ospedale con un’erezione da tenda da cucciolo, che fissa il suo dottore in una scena che sembra strappata da un knockoff VOD sub-Apatow. Il vostro chilometraggio con Stand Up Guys dipenderà da quanta disperazione siete disposti a sopportare per arrivare alle cose che valgono la pena – scene in cui i registi principianti si tolgono di mezzo e lasciano che gli attori veterani giochino l’uno con l’altro.
Owen Gleiberman ha dato al film un voto di B-, e ha concluso quanto segue:
Direttore del suo primo film drammatico, Fisher Stevens fa del suo meglio per dare a queste leggende dalla voce grave lo spazio per pavoneggiarsi. Ma questo è il problema: il film è troppo un omaggio stravagante e sgangherato all’indulgenza della classe attoriale degli anni ’70. Aveva bisogno di molta più forma e scatto. Tuttavia, quando Alan Arkin si unisce alla festa nei panni di un collega morente, le sue buffonate – almeno una volta che si mette al volante di un’auto rubata – danno al film un’iniezione di carburante. Stand Up Guys ricorda che questi tre sono ancora troppo bravi per crollare in una shticky auto-parodia, anche quando sono in un film che li sta praticamente implorando di farlo.
Roger Ebert del Chicago Sun-Times ha apprezzato il film, dandogli tre stelle e mezzo su quattro, dicendo: “Al di là di qualsiasi classifica oggettiva degli attori, Walken è una spezia in qualsiasi sceneggiatura, e in ‘Stand Up Guys’, c’è spazio per almeno tante spezie quanto il gulasch. Il regista Fisher Stevens inizia con una sceneggiatura permissiva di Noah Haidle che non esiste in nessuna città particolare, per nessuna ragione particolare se non quella di dare agli attori il piacere di riffare attraverso set-pieces più o meno standard.”
Mick LaSalle del San Francisco Chronicle ha dato al film una delle sue recensioni più brillanti, dicendo che contiene la “migliore performance da anni” sia di Pacino che di Walken; come dice LaSalle, il film è “difficile da raccontare. Dite che è un film su vecchi gangster, e immaginate immediatamente che l’altra persona pensi: ‘È sentimentale’. Menzionate una scena in cui i vecchi gangster si presentano in un bordello, e vi verrà in mente tutta un’altra serie di cliché. Ma Stand Up Guys è diverso. Introduce tropi cinematografici standard solo per sovvertirli, ampliarli e far emergere la loro verità.”
Al 70° Golden Globe Awards, il film ha ricevuto una nomination per la migliore canzone originale per “Not Running Anymore” di Jon Bon Jovi.