Il film “Tenet” di Christopher Nolan ha superato la soglia dei 300 milioni di dollari a livello globale questo fine settimana, anche se il box office domestico complessivo sembrava essere sull’orlo del collasso.
Disney “Hocus Pocus”, una commedia di Bette Middler che ha fatto flop quando è uscita nel 1993, ma è diventata un successo di culto via cavo e in streaming, ha quasi eguagliato gli incassi di “Tenet” in Nord America e battuto quelli di “The New Mutants”. Rilasciato giusto in tempo per Halloween”, “Hocus Pocus” ha raccolto 1,9 milioni di dollari in 2.570 sale. “Tenet” ha guadagnato 2,7 milioni di dollari da 2.722 sale, spingendo il suo bottino domestico ad un misero 45,1 milioni di dollari. “The New Mutants” ha racimolato 1 milione di dollari da 2.154 posti, portando il suo totale interno a 20,9 milioni di dollari
“Tenet” ha lottato per attrarre il pubblico americano con il tipo di fervore che tipicamente accoglie film di Nolan come “Inception” e “Dunkirk”. Il pubblico sembra esitare a tornare nei cinema quando i tassi di infezione da coronavirus rimangono ostinatamente alti negli Stati Uniti, ma i deboli risultati sono anche attribuibili al fatto che mercati importanti come Los Angeles e New York non hanno permesso ai cinema di riaprire a causa della pandemia.
“Tenet” è andato molto meglio all’estero, incassando 14,2 milioni di dollari a livello globale questo weekend da 59 mercati. Questo ha portato il totale internazionale a 262 milioni di dollari e il totale mondiale a 307 milioni di dollari. Normalmente, questa cifra segnalerebbe un disastro per un film da 200 milioni di dollari con un’elaborata campagna di marketing. In tempi di pandemia, i risultati devono essere pesati più caritatevolmente, anche se suggeriscono che “Tenet” perderà milioni durante la sua corsa nelle sale. La Warner Bros, lo studio dietro “Tenet”, crede che il film farà più soldi lanciandolo nelle sale che se avesse debuttato su video-on-demand o su HBO Max. Questa strategia sarebbe stata difficile, probabilmente impossibile da vendere per Nolan, che è un campione accanito dell’esperienza in sala, ma avrebbe anche avuto un impatto sulla capacità dello studio di massimizzare le entrate accessorie come i noleggi digitali, le vendite e gli accordi di licenza televisiva.
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La situazione per i teatri, comunque, rimane terribile. Venerdì, la notizia che MGM, Eon Productions e Universal stavano ritardando l’uscita di novembre di “No Time to Die” fino al 2021, privando i cinema di un film di James Bond in un momento in cui non hanno più blockbuster da distribuire per mesi. Poi, durante il fine settimana, Cineworld ha annunciato che stava considerando di chiudere i suoi cinema del Regno Unito, oltre a chiudere Regal Cinemas, l’esercente statunitense che ha acquistato nel 2018. Altre catene di cinema potrebbero seguire l’esempio se credono che sarà troppo costoso mantenere i loro tendoni accesi senza i grandi film da riprodurre. Se ciò accadesse, significherebbe la perdita di decine di migliaia di posti di lavoro e potrebbe far fallire sia i giganti dell’esercizio che i piccoli teatri indipendenti.