Pamphlet contenente una ristampa dell’articolo di WSC pubblicato dai Trustees for Freedom e timbrato “Banned in Germany”
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Il 30 gennaio 1933 Adolf Hitler fu nominato cancelliere della Germania, e solo pochi mesi dopo, il 14 ottobre 1933 – ormai 85 anni fa – la Germania annunciò il suo ritiro dalla Società delle Nazioni dopo che le tre potenze alleate rifiutarono la sua richiesta di aumentare la sua potenza militare. Il documento in evidenza questo mese illustra le circostanze tra le due guerre che portarono all’ascesa al potere di Hitler. Il Trattato di Versailles, che aveva portato alla fine della Prima Guerra Mondiale nel 1919, richiedeva alla Germania di accettare la responsabilità per le perdite e i danni causati in guerra, costringendo il paese a disarmare, fare sostanziali concessioni territoriali e pagare risarcimenti (fissati a 6,6 miliardi di sterline). Queste richieste probabilmente eccessive, il risultato della “letargia e della follia” dei governi britannico e francese, aumentarono il risentimento della Germania contro le potenze alleate vincitrici. Quando la Germania si dimostrò incapace di tenere il passo con i pagamenti delle riparazioni, Francia e Belgio invasero la Ruhr, prendendo il controllo dell’industria per estrarre le riparazioni stesse. Il governo cercò di rimediare all’impatto economico stampando più denaro, il che portò all’iperinflazione. Durante gli anni ’20, il governo degli Stati Uniti sostenne l’economia tedesca con prestiti in quelli che divennero noti come gli “anni d’oro”, ma il crollo dell’economia americana dopo il crollo di Wall Street nell’autunno del 1929 riportò la Germania ad un’alta disoccupazione e ad una grave povertà.
In questo clima di disincanto, Hitler fece appello al popolo tedesco promettendo di liberarsi dalle restrizioni del Trattato di Versailles. Egli mirava a ridurre la disoccupazione reclutando un grande esercito e costruendo una nuova marina e un’aeronautica. Avendo ottenuto il pieno controllo sui rami legislativo ed esecutivo del governo, Hitler e i suoi alleati iniziarono a sopprimere la restante opposizione. Il 2 maggio 1933 tutti i sindacati furono costretti a sciogliersi e i loro leader furono arrestati, ed entro la fine di giugno 1933, gli altri partiti erano stati intimiditi a sciogliersi. Le richieste delle SA, i paramilitari originari del partito nazista, per un maggiore potere politico e militare, causarono ansia tra i leader militari, industriali e politici. In risposta, Hitler epurò l’intera leadership delle SA nella Notte dei Lunghi Coltelli, che ebbe luogo dal 30 giugno al 2 luglio 1934. Questo primo bagno di sangue nazista mise Hitler su un percorso per distruggere l’opposizione politica e gli elementi “indesiderabili” della società tedesca, dalle leggi di Norimberga del 1935 fino alla “Soluzione Finale”. Alla fine realizzò la nozione di Churchill del 1935 di Hitler come un potenziale cattivo in grado di condurre ancora una volta la Germania alla guerra e al massacro.