L’opera teatrale e il film parlano di Sir Thomas More, cancelliere d’Inghilterra sotto Enrico VIII, che si oppose al desiderio del re di divorziare dalla sua regina cattolica, e di una Chiesa d’Inghilterra dalla Chiesa di Roma. More fu decapitato per la sua ostinata opposizione. Un contemporaneo disse di More – “More è un uomo dall’ingegno angelico e dalla singolare erudizione. Non conosco il suo compagno. Perché dov’è l’uomo di quella gentilezza, umiltà e affabilità? E, come il tempo richiede, un uomo di meravigliosi divertimenti e passatempi, e talvolta di altrettanto triste gravità. Un uomo per tutte le stagioni.”
La frase è insolita e riflette il fatto che la gente ammirava More per la sua capacità di adattarsi a tutti i tempi, ed è un riferimento ironico, forse, al fatto che rifiutò di piegarsi al desiderio del suo monarca di sfidare il Papa. Era un uomo per tutte le stagioni, ma non uno che era pronto a compromettere i suoi principi. Sapeva molto bene i pericoli che correva. More era un umanista di fama internazionale, forse il più famoso inglese del suo tempo, quindi Enrico aveva molto da perdere decapitandolo, e questo rendeva la sua opposizione al re ancora più importante, sia agli occhi del mondo che ai propri.